giovedì 28 aprile 2011

L' astrolabio

Etimologia:
Astrolabium dal greco ASTROLABOS a lettera che prende, che afferra gli astri, composto di ASTRON astro e LABO prendere.

Lamina di un astrolabio di al-Andalus del secolo XI (M.A.N., Madrid).
L’astrolabio è un antico strumento astronomico e nautico usato fino al XVIII secolo per misurare l’altezza degli astri sull’orizzonte e la distanza angolare tra essi e per ocalizzare o predire la posizione di corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle. Era utile per l’orientamento e la navigazione. Poteva anche determinare l'ora locale conoscendo la longitudine, o viceversa.


Un rudimentale astrolabio fu introdotto nel II secolo a.C. nella Grecia antica. È noto come macchina di Anticitera dal nome dell'isola greca dove ne venne ritrovato un esemplare. La sua invenzione è spesso attribuita a Ipparco di Nicea[1], (II secolo a.C.), uno dei massimi astronomi della storia noto anche per aver ideato il sistema degli epicicli che è alla base del modello cosmologico tolemaico. Egli conosceva il principio della proiezione stereografica che avrebbe usato per realizzarlo.
Dalla Grecia l'astrolabio si diffuse prima ad Alessandria d'Egitto per poi raggiungere tutto il bacino del Mediterraneo; questo strumento raggiunse la massima perfezione con gli astronomi arabi grazie alle loro profonde conoscenze matematiche e astronomiche, uno di essi fu il viaggiatore e geografo arabo Leone l'Africano (1485-1554).

Un astrolabio è formato da diverse parti:
·    un cerchio graduato, come un goniometro, chiamato madre, o dal latino mater, la madre è scavata al centro per alloggiare le altre parti dello strumento.
·    un braccio ruotante fissato al centro: alidada
·    una lamina: un sottile disco alloggiato all'interno della madre su cui è incisa la proiezione stereografica della sfera celeste ad una determinata latitudine (la lamina si cambia a seconda della latitudine più prossima).
·    la rete: una struttura ruotabile, a volte complessa e finemente decorata, che si sovrappone alla lamina e indica, tramite le punte (o fiamme), la posizione di particolari stelle "fisse" ben note. Il numero e le stelle scelte variano da modello a modello, solitamente sono presenti dalle 20 alle 30 fiamme.





MACCHINA di ANTICITERA:
Schema del meccanismo di Anticitera



La macchina di Anticitera (greco moderno: O μηχανισμός των Αντικυθήρων, O michanismós ton Andikithíron), nota anche come meccanismo di Antikythera, è il più antico calcolatore meccanico conosciuto, databile intorno al 150-100 a.C. Si tratta di un sofisticato planetario, mosso da ruote dentate, che serviva per calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, i movimenti dei cinque pianeti allora conosciuti, gli equinozi, i mesi, i giorni della settimana e - secondo un recente studio pubblicato su Nature - le date dei giochi olimpici. Trae il nome dall'isola greca di Anticitera (Cerigotto) presso cui è stata rinvenuta. È conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene.

Il meccanismo fu ritrovato nel 1900 grazie alla segnalazione di un gruppo di pescatori, ma data la complessità del meccanismo molti studiosi erano scettici nel farlo risalire alla Grecia del 150-100 a.C.,solo nel 1951 il professor Derek de Solla Price cominciò a studiare il congegno fino a scoprirne il funzionamento e, in definitiva, concludere che nella Grecia del II secolo a.C. esisteva una tradizione di altissima tecnologia.


Il meccanismo è un antichissimo calcolatore per il calendario solare e lunare, le cui ruote dentate potevano riprodurre il rapporto di 254:19 necessario a ricostruire il moto della Luna in rapporto al Sole (la Luna compie 254 rivoluzioni siderali ogni 19 anni solari).
L'estrema complessità del congegno era inoltre dovuta al fatto che tale rapporto veniva riprodotto tramite l'utilizzo di una ventina di ruote dentate e di un differenziale, un meccanismo che permetteva di ottenere una rotazione di velocità pari alla somma o alla differenza di due rotazioni date. Il suo scopo era quello di mostrare, oltre ai mesi lunari siderali, anche le lunazioni, ottenute dalla sottrazione del moto solare al moto lunare siderale.

Aggiungo il link di un sito molto interessante ma abbastanza specifico Costruzione e uso dell'astrolabio e un secondo più semplice Costruire un astrolabio semplificato.

ASTROLABIO NAUTICO:
L’astrolabio nautico è la semplificazione dell’astrolabio astronomico e  può indicare solo l’altezza degli astri. Attraverso l’esperienza dei navigatori assunse la sua forma definitiva. Si smise di costruirlo in metallo o in legno e si passò a costruirlo in bronzo in modo che il peso, intorno ai due chili, lo rendesse più stabile durante la navigazione. L’ astrolabio nautico è composto semplicemente da un ago graduato con una cruna nel centro reso stabile da una struttura a croce –quattro radi collocati a 90° uno dall’altro. L’intersezione con il circolo del radio situato a 180° accumula la massa maggiore del materiale in cui si è costruito lo strumento perché faccia effetto zavorra e riduca la resistenza del vento o l’oscillazione del movimento del vascello, mantenendo la posizione verticale anche nelle condizioni più difficili del mare.Il fine primordiale di questo strumento era ottenere la latitudine osservando l’altezza del sole che veniva indicata dall'alidada sulla scala dei gradi quando un raggio passava attraverso il foro anteriore e colpiva il centro della piastra posteriore.
Fu “pesando il sole” con gli astrolabi nautici che i marinai dell’epoca navigavano attraverso l’Atlantico, l’Indiano e il Pacifico. Lo usarono Colombo i fratelli Pinzòn, Vasco de Gama, Juan de la Cosa e molti altri tra il secolo XV e il secolo XVII.

Iconografia

Arte"Il creatore dell'universo" di Candido Autero



Titolo dell’opera: Il Creatore dell’Universo
Misura: 50 X 70
Olio su tela
Tecnica surreale
Autore: Candido Autero


Fumetti: "Quando Topolino e Paperino andarono sulla luna" (una rassegna di storie, realizzate da sceneggiatori e disegnatori italiani, nelle quali Topolino & Co. vanno nello spazio).

copertina di "Quando Topolino e Paperino andarono sulla luna"




Copertina di un libro: "Oltre la via Lattea - Gli scienziati che hanno studiato l’Universo", è un libro che percorre la storia degli studi e delle vite di coloro (da Hubble a Wilson, da Hale a Humason) che hanno dedicato le proprie esistenze a misurare il cosmo, calcolando le distanze che separano stelle, pianeti e galassie. 
Autori i coniugi John e Mary Gribbin

Copertina di "Oltre la via Lattea - Gli scienziati che hanno studiato l’Universo"
Autori: John e Mary Gribbin
edizione Dedalo
marzo 2007



Film: "Gattaca - La porta dell'universo", film del 1997 scritto e diretto da Andrew Niccol.
        Riporto questa frase estrapolata dalla trama per far capire l'attinenza con il tema Spazio " Alla fine Vincent realizzerà il suo sogno di partire come astronauta per un viaggio spaziale verso Titano." ma rimando al sito per la lettura completa Gattaca La porta dell'universo.



Locandina di "Gattaca"


Francobollo: Francobollo celebrativo del 50° anniversario del primo volo umano nello spazio (nell'immagine un ritratto di Jurij A. Gagarin, uno sfondo che rappresenta una parte dell’universo,l’astronave Vostok 1, con la quale il 12 aprile del 1961 il cosmonauta sovietico realizzò un’orbita completa intorno alla Terra).

francobollo emesso il 12 aprile 2011

Innovazione: Large Binocular Telescope (Lbt), il gigantesco binocolo installato in Arizona sul Monte Graham.

Large Binocular Telescope (Lbt)

Articolo di giornale: da La Stampa TuttoScienze 22.06.2005 - numero 1185 pagina 2 "Tra le onde di neutrini nell'universo neonato"

TuttoScienze 22.06.2005 - numero 1185 pagina 2

martedì 19 aprile 2011

Via Lattea

Mitologia:
Popolazioni di tutto il mondo, hanno cercato di spiegare l'origine della Via Lattea.
In particolare, concentrandosi sull'Europa,si può far riferimento alla mitologia greca che ha dato anche il nome "Via Lattea", infatti il termine italiano, inglese, ed europeo in generale, deriva dall'antico nome greco Γαλαξίας, Galaxias, che deriva a sua volta dalla parola γάλα, γάλαϰτος  - gala, galaktos -, ossia, latte; che è pure l'origine stessa della parola galassia. Ciò deriva  da un noto mito greco. Zeus, invaghitosi di Alcmena, dopo avere assunto le fattezze del marito, il re di Trezene Anfitrione, ebbe un rapporto con lei e la ingravidò. Nacque Eracle, che Zeus decise di porre, appena nato, al seno della moglie Era addormentata, cosicché il bambino potesse berne il latte divino e diventare così immortale. Ma Era si svegliò, s'accorse che stava nutrendo un bambino sconosciuto, e lo respinse; il latte, sprizzato dalle mammelle, schizzò e bagnò il cielo notturno, originando la "Via Lattea".
Autore     Tintoretto
Data     1575-1580
Tecnica     olio su tela
Dimensioni     148 × 165 cm
Ubicazione     National Gallery, Londra
Tintoretto, pittore del Rinascimento italiano, dipinse una tela che raffigurava l'origine mitologica della Via Lattea.














 Aggiungo il link di una pagina molto interessante in cui, con poche righe, sono citati i miti legati a costellazioni e altri corpi celesti  http://www.astrosurf.com/cosmoweb/documenti/mitologia.html

Altre culture:
Gli antichi Egizi consideravano la Via Lattea come una controparte celeste del Nilo: un fiume chiaro che attraversava il cielo notturno esattamente come il Nilo attraversava le loro terre.Astronomia dell'antico Egitto


In alcune lingue uraliche, turche, ugrofinniche e baltiche, la Via Lattea è chiamata Via degli uccelli; il nome cinese Fiume d'argento (銀河) è usato in tutta l'Asia orientale, inclusi Corea e Giappone. Un nome usato nell'antica Cina, specialmente nei poemi, è Fiume etereo di Han (天汉); in giapponese invece Fiume d'argento (銀河 ginga) assume il significato generico di galassia, mentre la Via Lattea precisamente detta è chiamata Sistema del Fiume d'argento (銀河系 gingakei) o anche Fiume celestiale (天の川 ama no kawa). Nelle lingue correnti in India si utilizza il termine sanscrito (e Hindi) Akasha Ganga, il Gange celeste. In svedese è chiamata infine Vintergatan (Strada dell'Inverno), poiché le stelle della sua fascia sono usate per predire il tempo del successivo inverno.


Dalla Terra:
La Via Lattea appare dalla Terra (pianeta che giace in uno dei suoi bracci di spirale) nel cielo notturno come una fascia chiara di luce bianca che percorre trasversalmente l'intera volta celeste, dove si addensa un numero di stelle maggiore che nelle altre aree del cielo e che appare di aspetto leggermente diverso a seconda dell'emisfero in cui ci si trova.Le numerose interruzioni nella sua continuità sono causate dalla presenza di nebulose oscure e polveri che oscurano la luce delle stelle più lontane.



Primi approcci Scientifici
:
Aristotele descrisse la Via Lattea in una sua opera sulle Scienze della Terra, i Meteorologica (DK 59 A80), ma già prima di lui i filosofi Anassagora (ca. 500–428 a.C.) e Democrito (450–370 a.C.) avanzarono l'idea che la Via Lattea fosse una lunga scia di stelle molto distanti. L'astronomo persiano Abu Rayhan al-Biruni (973-1048 d.C.) fu il primo a notare come la Via Lattea fosse formata da un insieme di innumerevoli stelle nebulose.[5]
Una prima conferma giunse nel 1610, quando Galileo Galilei usò un cannocchiale per studiare la Via Lattea: vide in effetti che era composta da un elevatissimo numero di deboli stelline.


Mappa concettuale

Disciplina: Astronomia
Strumenti: Cannocchiale
Funzioni: Orientamento
Cose: Pianeti

giovedì 14 aprile 2011

Etimologia

 Per quanto riguada l'etimologia della parola argomento di questo approfondimento, SPAZIO, rimando al lik http://www.etimo.it/?term=spazio&find=Cerca in quanto ritengo più interessante cercare l'origine dei nomi di alcuni suoi sinonimi.

Universo dal latino UNIVERSUS tutto, intero, da UNUS uno e VERSUS participio passato di VERTERE volgere: propr. raccolto in una unità e quindi tutto assieme, tutto quanto.

Cosmo dal greco KOSMOS ordine, ordinamento.





Abbecedario

eclisse
Astrolabio
Buco nero
Costellazione
Distanze
Eclisse
Forze
Galassia
Interrogativi
Luna
Movimenti
Nasa
Orientarsi
Pianeti
Quasar
Rotazione e Rivoluzione
Stelle
Terra
Universo
Vuoto
Zenit

martedì 12 aprile 2011

Introduzione

costellazione del Sagittario

Definizione:
Estensione in cui sono e si muovono i corpi celesti,  non circoscritta e indefinita con capacità illimitata di contenere corpi.


Sinonimi: 
spazio, cosmo, universo


Dizionario:
inglese: space
francese:  espace
tedesco: Weltraum
spagnolo: espacio
latino: cosmos
cinese (中文): 宇宙 (zhōngwén)