martedì 19 aprile 2011

Via Lattea

Mitologia:
Popolazioni di tutto il mondo, hanno cercato di spiegare l'origine della Via Lattea.
In particolare, concentrandosi sull'Europa,si può far riferimento alla mitologia greca che ha dato anche il nome "Via Lattea", infatti il termine italiano, inglese, ed europeo in generale, deriva dall'antico nome greco Γαλαξίας, Galaxias, che deriva a sua volta dalla parola γάλα, γάλαϰτος  - gala, galaktos -, ossia, latte; che è pure l'origine stessa della parola galassia. Ciò deriva  da un noto mito greco. Zeus, invaghitosi di Alcmena, dopo avere assunto le fattezze del marito, il re di Trezene Anfitrione, ebbe un rapporto con lei e la ingravidò. Nacque Eracle, che Zeus decise di porre, appena nato, al seno della moglie Era addormentata, cosicché il bambino potesse berne il latte divino e diventare così immortale. Ma Era si svegliò, s'accorse che stava nutrendo un bambino sconosciuto, e lo respinse; il latte, sprizzato dalle mammelle, schizzò e bagnò il cielo notturno, originando la "Via Lattea".
Autore     Tintoretto
Data     1575-1580
Tecnica     olio su tela
Dimensioni     148 × 165 cm
Ubicazione     National Gallery, Londra
Tintoretto, pittore del Rinascimento italiano, dipinse una tela che raffigurava l'origine mitologica della Via Lattea.














 Aggiungo il link di una pagina molto interessante in cui, con poche righe, sono citati i miti legati a costellazioni e altri corpi celesti  http://www.astrosurf.com/cosmoweb/documenti/mitologia.html

Altre culture:
Gli antichi Egizi consideravano la Via Lattea come una controparte celeste del Nilo: un fiume chiaro che attraversava il cielo notturno esattamente come il Nilo attraversava le loro terre.Astronomia dell'antico Egitto


In alcune lingue uraliche, turche, ugrofinniche e baltiche, la Via Lattea è chiamata Via degli uccelli; il nome cinese Fiume d'argento (銀河) è usato in tutta l'Asia orientale, inclusi Corea e Giappone. Un nome usato nell'antica Cina, specialmente nei poemi, è Fiume etereo di Han (天汉); in giapponese invece Fiume d'argento (銀河 ginga) assume il significato generico di galassia, mentre la Via Lattea precisamente detta è chiamata Sistema del Fiume d'argento (銀河系 gingakei) o anche Fiume celestiale (天の川 ama no kawa). Nelle lingue correnti in India si utilizza il termine sanscrito (e Hindi) Akasha Ganga, il Gange celeste. In svedese è chiamata infine Vintergatan (Strada dell'Inverno), poiché le stelle della sua fascia sono usate per predire il tempo del successivo inverno.


Dalla Terra:
La Via Lattea appare dalla Terra (pianeta che giace in uno dei suoi bracci di spirale) nel cielo notturno come una fascia chiara di luce bianca che percorre trasversalmente l'intera volta celeste, dove si addensa un numero di stelle maggiore che nelle altre aree del cielo e che appare di aspetto leggermente diverso a seconda dell'emisfero in cui ci si trova.Le numerose interruzioni nella sua continuità sono causate dalla presenza di nebulose oscure e polveri che oscurano la luce delle stelle più lontane.



Primi approcci Scientifici
:
Aristotele descrisse la Via Lattea in una sua opera sulle Scienze della Terra, i Meteorologica (DK 59 A80), ma già prima di lui i filosofi Anassagora (ca. 500–428 a.C.) e Democrito (450–370 a.C.) avanzarono l'idea che la Via Lattea fosse una lunga scia di stelle molto distanti. L'astronomo persiano Abu Rayhan al-Biruni (973-1048 d.C.) fu il primo a notare come la Via Lattea fosse formata da un insieme di innumerevoli stelle nebulose.[5]
Una prima conferma giunse nel 1610, quando Galileo Galilei usò un cannocchiale per studiare la Via Lattea: vide in effetti che era composta da un elevatissimo numero di deboli stelline.


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